Domande Frequenti - FAQ
Chi sono gli studenti BES?
Risposta: Sono studenti con Bisogni Educativi Speciali a causa di motivi vari. Si distinguono in studenti con difficoltà o disturbi. Le difficoltà sono condizioni temporanee che possono essere superate nel tempo: rientrano in questa categoria, ad esempio, gli studenti neo-arrivati, studenti che hanno problemi gravi di salute, che hanno avuto un lutto grave, studenti con la famiglia con gravi problemi economici. Generalmente diciamo che questi studenti sono BES. I disturbi sono permanenti, anche se lo studente crescendo può in parte imparare a compensarli. I disturbi sono certificati da uno specialista. In questa categoria troviamo, ad esempio gli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento (dislessici, disgrafici, ecc.), gli studenti con problemi di attenzione e concentrazione (ADHD), o con certificazione di disabilità (L. 104). Tra gli studenti con BES ci sono anche quelli con alto potenziale cognitivo (APC).
Guardando alla normativa si distinguono, quindi, tre situazioni:
- Alunni con disabilità previste dalla legge 104/1992; per questi alunni esiste documentazione medica.
- Alunni con disturbi evolutivi specifici, ossia disturbi dell’apprendimento, deficit del linguaggio o della coordinazione motoria (DSA-ADHD) previsti dalla legge 170/2010; anche per questi alunni esiste documentazione medica.
- Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico o culturale previsto dalla direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e dalla circolare n. 8 del 6 marzo 2013; per questi alunni può esistere documentazione medica, dettagliata documentazione pedagogica e didattica, nonché segnalazione dei servizi sociali.
Nelle più recenti Ordinanze Ministeriali che regolano gli esami di Stato, il termine BES, a differenza di quanto sopra riportato e che si desume dalla normativa in essere, viene utilizzato in senso più ristretto per indicare gli alunni con svantaggio socio-economico, linguistico o culturale, chiaramente distinti per trattamento sia dagli alunni con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA e ADHD) sia dagli alunni portatori di handicap.
Cosa si intende per inclusione?
Risposta: Gli insegnanti adeguano la loro didattica allo studente che ha BES, con strategie che sono valide anche per gli altri studenti e non penalizzano, comunque, la classe con riduzioni di programma o di approfndimento degli argomenti.
Quando si è obbligati ad adottare un PDP?
Risposta: In caso di certificazione di DSA. In presenza di altri certificati, il consiglio di classe deciderà in base alla valutazione delle possibilità dello studente di affrontare il normale svolgimento del programma.
Per redigere un PDP è necessario avere il certificato dell'USSL?
Risposta: Il consiglio di classe può decidere di adottare un PDP, anche senza certificato e senza il parere positivo della famiglia, che deve comunque essere coinvolta.
Per riconoscere un certificato di Disturbo Specifico di Apprendimento si deve avere la convalida delll'USSL?
Risposta: In presenza di certificato, il consiglio di classe adotterà un PDP, comunque. Sarà cura del GLI verificare la correttezza della certificazione.
C'è un format consigliato per la lettura per gli studenti DSA?
Risposta: I DSA hanno difficoltà a distinguere i caratteri troppo vicini (crowding), ad esempio se è scritto “a e” o “aue” possono sempre leggere “ae”. Il carattere consigliato è il Verdana, non giustificato, alle volte può essere necessaria la dimensione 14, con spaziatura doppia. Questo testo è scritto con Verdana 12, spaziatura doppia. E' opportuno, comunque, vedere nella certificazione o chiedere a chi segue lo studente come è più opportuno presentare un testo.
Cosa deve fare il coordinatore di classe quando riceve una certificazione?
Risposta: Nessun insegnante deve accettare una certificazione, che, invece, deve essere depositata dai genitori in Ufficio Protocollo.
Si può fotocopiare una certificazione?
Risposta: Solo se si nasconde qualsiasi elemento che potrebbe identificare lo studente (cognome, data di nascita, ecc.)
Chi ha accesso alla certificazione?
Risposta: Oltre ai componenti del GLI, solo il coordinatore di classe, che ne farà un resoconto ai colleghi.
I genitori hanno diritto ad avere il PDP?
Risposta: I genitori devono ricevere una copia del PDP e possono riservarsi di firmarlo dopo averlo letto o essersi consultati con l'esperto di riferimento.
Quando deve essere fatto il PDP?
Risposta: Il PDP deve essere redatto entro dicembre, dopo aver consultato la certificazione e osservato lo studente.
Chi deve invitare i genitori al consiglio di classe per redigere il PDP?
Risposta: Il coordinatore di classe, che solleciterà anche il genitore a far intervenire l'esperto di riferimento.
Se un insegnante non è presente al consiglio di classe in cui si redige il PDP o il PEI, può firmarlo e aggiungere la sua parte successivamente
Risposta: Il PEI viene redatto dal GHLO, di cui possono far parte alcuni docenti della classe. Firmano i presenti. Analogamente firmano il PDP i presenti nel Consiglio di Classe.
Se c'è un insegnate supplente deve firmare il PDP o il PEI?
Risposta: Sì, sostituisce il docente titolare a tutti gli effetti.
Gli studenti neo-arrivati devono essere valutati?
Risposta: Il consiglio di classe può decidere di non valutare in alcune materie nel primo periodo. Per l'ammissione alla classe successiva si terrà conto del percorso fatto dallo studente, considerando le potenzialità di affrontare i nuovi argomenti.
Cos’è il PDP - piano didattico personalizzato? Quando si attua?
Risposta: È chiamato in questo modo il documento di programmazione con il quale la scuola definisce gli interventi che intende mettere in atto nei confronti degli alunni con esigenze didattiche particolari ma non riconducibili alla disabilità (in caso di disabilità, come è noto, il documento di programmazione si chiama PEI, Piano Didattico Individualizzato, ben diverso per contenuti e modalità di definizione). Per gli alunni con DSA, Disturbi Specifici di Apprendimento, un documento di programmazione personalizzato (il PDP, appunto) è di fatto obbligatorio; contenuti minimi sono indicati nelle Linee Guida del 2011, come pure i tempi massimi di definizione (entro il primo trimestre scolastico). La scuola può elaborare un documento di programmazione di questo tipo per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali qualora lo ritenga necessario. Per gli alunni con DSA, il consiglio di classe predispone il Piano Didattico Personalizzato, nelle forme ritenute più idonee e nei tempi che non superino il primo trimestre scolastico, articolato per le discipline coinvolte nel disturbo, che dovrà contenere:
1) Dati anagrafici
2) Tipologia del disturbo
3) Attività didattiche individualizzate
4) Attività didattiche personalizzate
5) Strumenti compensativi
6) Misure dispensative
7) Forme di verifica e valutazione personalizzata
Cosa sono gli strumenti compensativi per gli alunni con DSA?
Risposta: Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Fra i più noti indichiamo:
1) la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto; 2) il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
3) i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;
4) la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
5) altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.
Tali strumenti sollevano l’alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo. L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti - anche sulla base delle indicazioni del referente di istituto - avranno cura di sostenerne l’uso da parte di alunni e studenti con DSA.